Cartografata Alpiniøya con droni low cost

15 Aug 2018, Alpiniøya. Text by Paola Catapano.

1 KM di spiaggia di fine sabbia bianca, sassi e roccia granitici e acqua cristallina da cui fanno capolino famiglie di trichechi. Questa è Alpiniøya, 81°21N,  l’isola scoperta 90 anni fa dal capitano degli alpini Gennaro Sora, partito alla ricerca dei sopravvissuti della Tenda Rossa assieme all’olandese Sjef van Dongen. Da qui raggiunsero a  piedi su una banchisa instabile e in deriva le leggendarie Foyn e Broch, le due isole che come un miraggio comparivano o scomparivano dagli occhi di Umberto Nobile e i suoi compagni di sventura alla deriva sui ghiacci artici.

Da oggi l’isola è cartografata in 3D dai droni dell’olandese Mike Struik responsabile tecnico di Polarquest2018, e ‘italiano Gianluca Casagrande della Società Geografica Italiana e Università Europea di Roma. Finora di quest’isola erano pubblicamente disponibili solo carte derivate da fotografie satellitari  a bassa risoluzione.

Grazie all’operazione condotta  il giorno di Ferragosto da Polarquest2018 con droni commerciali, abbiamo oggi immagini ad alta risoluzione dell’intera superficie  e dati sufficienti per realizzare un modello tridimensionale dell’isola. Oltre al valore storico e simbolico a 90 anni dalla scoperta  da parte di un italiano, che fu anche uno dei protagonisti dell’epopea polare del Dirigibile Italia, il valore aggiunto dell’operazione è soprattutto rappresentativo dell’uso di nuove tecnologie a basso costo come i droni commerciali per la cartografia speditiva e il monitoraggio di zone remote e scarsamente visitate come quest’isola  all’estremo NORD del nostro pianeta.

In una situazione di scarsi finanziamenti per la ricerca, dimostrare che è possibile ottenere buoni risultati con strumenti da citizen science è uno dei successi di questa spedizione” – commenta Casagrande.

L ‘ultimo sorvolo a bassa quota rivela la presenza diffusa di plastica (piu di quanta ne avessimo già tristemente avvistata) sulle spiagge dell’isola. E la carcassa di una foca  circondata dalle impronte fresche di un orso polare ci invita a lasciare libero il campo e tornare sulla nostra barca al più presto.

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